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Visualizzazione dei post da febbraio, 2021

Luna piena

Luna piena di fine febbraio La  luna piena di febbraio fine Che sbocciare gli Alberi in fiore fà Albero di albicocco Ci benedica, E ci consacri,  (nT) (È ovvio che nn la fa lei senza cadere nell' idolatria è creatura anche lei) Alzare gli occhi al cielo anche se paradossalmente per vedere bisogna essere parzialmente ciechi selah! La fede è cieca il detto paradossale; nn sia mai  del tt certo anche se non vede e guarda vede e guarda!  (nT) 

Parole nuove (coniare)

(nT) 

TT

Il vino è un valore? Domanda? Un detto latino dice in vino Veritas anche se siamo in Quaresima e durante i pasti cmq Dio ci ama tt il resto nn conta!!! O nn è niente mentre Dio di cui l uomo ha sete è tt e poi si muore di disperazione bqrsmaTT ( nT) 

Essere più che avere

Essere o avere? Avere nell'essere V.HUGO All'uomo non piace perdere: i privilegi, quello che abbiamo guadagnato o costruito con fatica. Eppure la felicità è nel lasciare la logica del possesso per tornare a essere deboli, spogliarci di noi stessi e e scoprire l'essenziale. In quel tempo, convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Gesù disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà». Che giova infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima? E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima? Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi». E diceva loro: «In verità vi dico: vi sono alcuni qui pr

I ciechi e l'elefante

I ciechi e l' elefante C’erano una volta sei  uomini ciechi che vivevano  in un piccolovillaggio. Un  giorno fu condotto in città  un elefante e i sei uomini vollero andare a conoscerlo.  Ma, non avendo idea di  come fosse unelefante,  come avrebbero dovuto  fare? “Io lo so”, disse uno di loro,“ lo toccheremo!” “Buona idea”, dissero gli altri  . Andarono uno alla volta  vicino all'elefante. "Hey, l'elefante è un  pilastro" disse il primo  uomo che toccò lagamba. "Oh, no, è come una corda"  disse il secondo uomo che  toccò la coda."Oh, no, è  come un fitto ramo di un  albero" disse il terzo uomo  chetoccò la proboscide."È  come un grande ventaglio"  disse il quarto uomo che  toccòl'orecchio. "È come un muro enorme", disse il quinto uomo toccò la  pancia."È come un tubo  solido", disse il sesto uomo  che toccò la zanna.Siccome  ognuno sosteneva la  propria opinione,  cominciarono adiscutere e  finirono con l’acca

La voce della conchiglia

La voce della conchiglia Il ricco e potente re delle Terre Ombrose aveva tre figli. Li aveva cresciuti nell’orgoglio ed educati alla forza e alla generosità. Ma i tre fratelli erano molto diversi uno dall’altro. Il primogenito si chiamava Valente. Era dotato di una gagliarda forza fisica e di un carattere risoluto, ma si mostrava a volte altezzoso e arrogante. Il secondo si chiamava Folco. Era intelligente e acuto, ma spesso avido e senza scrupoli. Il terzo era poco più che un ragazzo e si chiamava Giannino. Portava capelli lunghi biondi che gli incorniciavano un viso simpatico e lentigginoso, in cui brillavano gli occhi color castagne mature. Giannino era svelto e furbo, ma doveva guardarsi continuamente dagli scherzi che gli giocavano i fratelli più grandi che non lo stimavano molto. Il re delle terre Ombrose era ormai vecchio ed era giunto il momento in cui doveva cercarsi un successore. Ma il buon re non sapeva quale dei tre figli scegliere. Li amava tutti e tre, e per

Il ritratto dell'imperatore

Nella Terra dei mille fiumi  governava un grandissimo  imperatore, che dall'alto della sua rocca dominava su migliaia di popoli e nazioni, con lingue e  costumi diversissimi traloro. Mai  nessuno aveva visto il volto dell' Imperatore, ma si raccontava  che avesse una nobile figura ,  che il suo volto risplendesse di  bontà e saggezza e che i suoi  occhi sapessero leggere nell' animo di chi ascoltava. Fu così  che egli decise di convocare il più bravo artista dell'impero,  per farsi fare una statua di  cristallo purissimo daportare in giro per le capitali e i  villaggi dell'impero. Quando la  statua fu pronta ,l'imperatore  rimase stupefatto tanto era  somigliante, addirittura dal  cuore di cristallo scaturiva  come una luce soffusa che dava  l'illusione del calore e della vita. Ma proprio in quel momento il  consigliere dell'imperatore, un  uomo torvo e complicato,fece  scaraventare dalla finestra il  ritratto di cristallo, perché  sosteneva

Il dromedario e il cammello

Il dromedario e  il cammello Una volta un dromedario,  incontrando un cammello gli  disse:"Ti compiango, carissimo  fratello, saresti un dromedario  magnifico anche tu, se solo non avessi  quella brutta gobba in più".Il  cammello rispose: " Mi hai rubato la parola, è una sfortuna per te avere una gobba sola. Ti  manca poco ad essereun  cammello perfetto: la natura  con te ha sbagliato per difetto" . La bizzarra querela durò un  mattino. In un canto ad  ascoltare stava un vecchio beduino e tra  sé intanto pensava:"Poveretti  tutti e due. Ognuno trova belle  soltantole gobbe sue. Così,  spesso ragiona al mondo tanta  gente che trova sbagliato ciò che è  solo differente". (Gianni Rodari)

Piccolo breviario ortodosso

(Tratte dal libro di preghiere in russo dalla Traduzione privata dal testo slavo - greco di S. Filarete del libro di preghiere russe) PREGHIERE DEL MATTINO  Al risveglio, prima di cominciare le tue occupazioni, sta' in piedi con devozione e poniti mentalmente davanti al Dio Onniveggente; facendo il segno della Croce, recita: Nel nome del Padre e del Figlio e del santo Spirito. Amen. Poi aspetta un po', finché tutti i tuoi sensi non saranno silenziosi e i pensieri non lasceranno ogni mondanità; allora recita le seguenti preghiere, senza fretta e con l'attenzione del cuore: Preghiera del pubblicano (Lc 18,13) Dio, abbi misericordia di me peccatore. Preghiera iniziale Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, per le preghiere della tua tuttapura Madre e di tutti i santi abbi misericordia di noi. Amen. Gloria a te, Dio nostro, gloria a te. Preghiera al santo Spirito  Re celeste, Consolatore, Spirito della verità, che sei ovunque presente e tutto ricolmi, Scrigno dei beni

Dio solo può donare cuore e spirito nuovo (preghiera-poesia di S. Filarete cfr. Ez)

Non invano né per gioco   mi fu assegnato di vivere da Dio  e senza l’insondabile volere di Dio  la vita sarebbe condannata alla morte.  Io stesso con strenue forze  ho avuto ragione del male fino nel nero abisso  e la mia anima ho riempito di fede  svuotando la mia mente dai dubbi.  Poni attenzione a Chi non andrebbe dimenticato,   trapassa di luce la matassa dei pensieri:  potrebbe allora essere che Tu abbia creato  un cuore puro al pari di una mente pura. (Filarete il taumaturgo) 

Signore, non so che cosa chiederti

Signore, non so che cosa chiederti. Tu solo sai ciò che a me è necessario. Tu mi ami più di quanto io sappia amarmi.   Padre, da al tuo servo ciò che io stesso non so chiedere. Non oso chiedere né la croce, né un conforto, ma solo sto davanti a te: il mio cuore è aperto a te.   Tu vedi le necessità che io non conosco: vedi ed agisci con me secondo la tua misericordia. Colpiscimi e guariscimi, abbattimi e sollevami, sono una nullità e sono muto davanti alla tua santa volontà ed alle tue decisioni per me imperscrutabili.   Mi offro come vittima a te, mi affido a te. Non ho alcun desiderio, tranne quello di adempiere alla tua volontà. Insegnami a pregare. Tu stesso prega in me. Ame'n. (FILARETE TAUMATURGO)    

Il pinguino Solosolo

È l’amore

È l’amore È l’amore. Dovrò nascondermi o fuggire. Crescono le mura delle sue carceri, come in un incubo atroce. La bella maschera è cambiata, ma come sempre è l’unica. A cosa mi serviranno i miei talismani: l’esercizio delle lettere, la vaga erudizione, le gallerie della Biblioteca, le cose comuni, le abitudini, la notte intemporale, il sapore del sonno? Stare con te o non stare con te è la misura del mio tempo. È, lo so, l’amore: l’ansia e il sollievo di sentire la tua voce, l’attesa e la memoria, l’orrore di vivere nel tempo successivo. È l’amore con le sue mitologie, con le sue piccole magie inutili. C’è un angolo di strada dove non oso passare. Il nome di una donna mi denuncia. (J. L.Borges)