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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

Il fiore della Pasqua

La leggenda dell’asino e l'ingresso di Gesù a Gerusalemme.

  La leggenda dell’asino Zaccaria 9,9: Esulta grandemente figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d'asina. Zaccaria 9,10:   Farà sparire i carri da Efraim e i cavalli da Gerusalemme, l'arco di guerra sarà spezzato, annunzierà la pace alle genti, il suo dominio sarà da mare a mare e dal fiume ai confini della terra. Riporto l'articolo del cardinale G.Ravasi, uno dei più autorevoli biblisti, che commenta i versetti del profeta Zaccaria in riferimento anche all'asino, scrive: " Siamo abituati a connettere questo oracolo del profeta Zaccaria a una scena a noi familiare, quella dell’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme. Ed effettivamente Cristo avanza su un’asina accompagnata da un puledro e l’evangelista Matteo subito annota: «Questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta…» (21,4-5) e si fa seguire la prima parte del frammento

La vecchietta che aspettava Dio

  La vecchietta che aspettava Dio C’era una volta un’anziana signora che passava in pia preghiera molte ore della giornata. Un giorno sentì la voce di Dio che le diceva: «Oggi verrò a farti visita». Figuratevi la gioia e l’orgoglio della vecchietta. Cominciò a pulire e lucidare, impastare e infornare dolci. Poi indossò il vestito più bello e si mise ad aspettare l’arrivo di Dio. Dopo un po’, qualcuno bussò alla porta. La vecchietta corse ad aprire. Ma era solo la sua vicina di casa che le chiedeva in prestito un pizzico di sale. La vecchietta la spinse via: «Per amore di Dio, vattene subito, non ho proprio tempo per queste stupidaggini! Sto aspettando Dio, nella mia casa! Vai via!». E sbatté la porta in faccia alla mortificata vicina. Qualche tempo dopo, bussarono di nuovo. La vecchietta si guardò allo specchio, si rassettò e corse ad aprire. Ma chi c’era? Un ragazzo infagottato in una giacca troppo larga che vendeva bottoni e saponette da quattro soldi. La vecchietta sbottò: «Io

Ti prego umilmente di guardarmi benignamente.

Adorato ed Amatissimo Cristo,  Ti prego umilmente di guardarmi benignamente. Ti amo e Ti venero a nome di tutti gli esseri umani e, riconoscendomi peccatore ed immeritevole di tanto Amore, Ti prego di venire in soccorso della mia Anima, che desidero liberare dai momenti in cui la contristo e la faccio patire. Metto la mia Anima davanti a Te, mio Signore, lei anela il Tuo Amore, quello che io le nego nell’essere tanto umano, perché disprezzo quello che mi attrae a Te.   Io desidero salvare la mia Anima liberandola da quei momenti indebiti ai quali la mia volontà umana tende con maggior frequenza. Dammi la saggezza e l’umiltà cosicché la mia volontà cerchi la Tua presenza Signore e quindi, unito a Te, sia fedele alla Tua Santissima Volontà.   Cristo, purifica il mio cuore dal disamore Cristo, purifica la mia volontà e guidami a Te Cristo, purifica la mia mente e quindi focalizzami in Te Cristo, purifica i miei pensieri da quanto è indebito Cristo, purifica i miei occhi perché

LA LEGGENDA DEI TRE ALBERI

  LA LEGGENDA DEI TRE ALBERI C’erano una volta tre alberi che crescevano uno accanto all’altro nel bosco. Erano amici e come tutti gli amici anche loro erano molto diversi, nonostante crescessero nello stesso posto e fossero tutti della stessa altezza. Un giorno gli alberi parlavano di ciò che sarebbero voluti diventare da grandi: “Da grande sarò un baule intagliato,  il più bello di tutti, di quelli dove si conservano i tesori e i gioielli”, disse il primo albero, e il secondo continuò: “Da grande sarò un potente veliero, il più forte di tutti e trasporterò il più famoso esploratore del mondo”, e il terzo disse: “Da grande sarò il più alto e bello di tutti gli alberi e agli uomini parlerò di Dio”.   Passarono gli anni, un giorno nella foresta arrivarono i boscaioli per abbattere il primo albero. “Ora il mio desiderio di diventare un baule di tesori si realizzerà”. Ma non fu così. Anziché essere trasformato in un baule di tesori, il primo albero diventò una mangiatoia per

vaccino astrazeneca???

È l'ipocrisia alla massima potenza: quando gli anziani muoiono prima della vaccinazione, la causa è il CoVID-19 e bisogna fare qualcosa per prevenirlo, ma quando muoiono dopo la vaccinazione, muoiono per cause naturali e non è  necessario alcun accertamento e neppure alcuna azione preventiva per i futuri vaccinati .

Ma che vaccino stanno fornendo?

È l'ipocrisia alla massima potenza: quando gli anziani muoiono prima della vaccinazione, la causa è il CoVID-19 e bisogna fare qualcosa per prevenirlo, ma quando muoiono dopo la vaccinazione, muoiono per cause naturali e non è  necessario alcun accertamento e neppure alcuna azione preventiva per i futuri vaccinati .

La festa della donna!

Alleanza Dio-uomo: Pasqua ebraica rinnovata per sempre da Gesù, Pasqua cristiana.

 Mappa: Antica e Nuova Alleanza - Pasqua ebraica rinnovata per sempre da Gesù, Pasqua cristiana.

LA SORGENTE

  LA SORGENTE Un giorno d’estate tre viandanti s’incontrarono presso una fonte di acqua limpida e chiara . Questa sorgente scaturiva dalla roccia,lungo il margine della strada. Un gruppo di alberi le faceva cornice e l’erba cresceva folta tutt’intorno.   Tre viandanti si trovavano insieme presso una sorgente che scaturiva dalla roccia sulla quale c'era una scritta: "La sorgente sia il tuo modello!" I tre discussero sul significato della frase. Il primo disse: "La sorgente, lungo il suo percorso raccoglie altre acque e diventa un grosso fiume. Anche l'uomo deve ingrossare durante la sua vita il suo capitale, (aumentare soldi denaro e beni o oggetti) per diventare più ricco". Il secondo disse: "Per me la scritta vuol dire che l'uomo nel suo modo di parlare dev'essere limpido come l'acqua di questa fonte" Il terzo, che era un uomo saggio disse: "La sorgente dev'essere modello dell'uomo. Essa dà da bere a tutti, senz

Gesù e la samaritana al pozzo di Giacobbe. Vangelo secondo Giovanni 4, 1- 42

    Vangelo secondo Giovanni 4, 1- 42 1  Quando il Signore venne a sapere che i farisei avevan sentito dire: Gesù fa più discepoli e battezza più di Giovanni  2  - sebbene non fosse Gesù in persona che battezzava, ma i suoi discepoli -,  3  lasciò la Giudea e si diresse di nuovo verso la Galilea.  4  Doveva perciò attraversare la Samaria.  5  Giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio:  6  qui c'era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno.  7  Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: «Dammi da bere».  8  I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi.  9  Ma la Samaritana gli disse: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani.  10  Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi