NON MI SCHIERO
Pare che l’essere umano non riesca a rinunciare al bisogno di avere un nemico a cui contrapporsi,dai guelfi e ghibellini siamo ora arrivati ai pro vax contro i no vax.
Il primo passo è sempre trovare un etichettatura facile da comunicare, il secondo passo è criminalizzare l’altro schieramento , (come è noto i comunisti mangiavano i bambini ).
I due schieramenti cercano poi supporter di ogni tipo, non importa se sono esperti di cucina, campioni di scacchi, di bocce o veterinari, o semplicemente di bella presenza, basta che si schierino con convinzione (magari anche dietro compenso).
Seguono i dati basati su campioni che farebbero inorridire qualsiasi esperto di statistica, con relativa lettura interpretativa a proprio beneficio.
Poi la gara è a chi la spara più grossa, e a quel punto tutti si sentono in dovere di schierarsi perché il rischio è come minimo di essere guardati con sufficienza come un minorato mentale e di essere additato come uno da evitare. Ogni schieramento ritiene ovviamente di essere quello illuminato e che “gli altri “ sono come minimo deficienti.
Credo di aver capito in questa comunicazione confusa e contraddittoria alcuni punti:
tutti i vaccinati e i non vaccinati possono contrarre e trasmettere il virus, anche se i primi dovrebbero rischiare personalmente conseguenze meno gravi
Il green pass non ha alcun valore scientifico, ma è solo una gratificazione per i vaccinati, perché i titolari possono anche inconsapevolmente trasmettere il virus
Le norme igieniche e di distanziamento sembrano essere comunque per tutti l’unico vero modo per ridurre la possibilità di contaminazione
Rispetto pertanto i tanti amici vaccinati e quelli che non lo sono e non chiederò a loro di sapere il loro stato, così come non chiedo i loro dati sanitari a meno che non siano loro a voler condividere che soffrono di qualche patologia.
Per questo motivo non dirò a nessuno se deve o meno vaccinarsi, è una scelta personale, riservata e per molti non facile.
Il tempo farà capire cosa era meglio e cosa peggio ma per piacere basta con le contrapposizioni violente, anche solo a parole, facciamo prevalere il rispetto e le buone maniere.
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