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Salmo 42 (41)

PREGHIERA 

Nei Salmi preghiera e poesia  si fondono e sono un unico respiro che sale al Signore come supplica, contemplazione e lode. E in questo respiro c’è tutta la varietà di sentimenti e atteggiamenti con cui l’uomo in preghiera esprime la sua fede e il suo rapporto con il Dio vivente.

Salmo 42 (41) 



Come la cerva anela 
ai corsi d'acqua, *
così l'anima mia anela a te, o Dio.
L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: *
quando verrò e vedrò il volto di Dio?




Le lacrime sono mio pane giorno e notte, *
mentre mi dicono sempre: «Dov'è il tuo Dio?».

Questo io ricordo, e il mio cuore si strugge: †
attraverso la folla avanzavo tra i primi *
fino alla casa di Dio,

in mezzo ai canti di gioia *
di una moltitudine in festa.

Perché ti rattristi, anima mia, *
perché su di me gemi?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, *
lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

In me si abbatte l'anima mia; †
perciò di te mi ricordo *
dal paese del Giordano e dell'Ermon,
dal monte Mizar.

Un abisso chiama l'abisso
al fragore delle tue cascate; *
tutti i tuoi flutti e le tue onde
sopra di me sono passati.

Di giorno il Signore mi dona la sua grazia, †
di notte per lui innalzo il mio canto: *
la mia preghiera al Dio vivente.

Dirò a Dio, mia difesa: †
«Perché mi hai dimenticato? *
Perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?».

Per l'insulto dei miei avversari
sono infrante le mie ossa; *
essi dicono a me tutto il giorno:
«Dov'è il tuo Dio?».

Perché ti rattristi, anima mia, *
perché su di me gemi?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, *
lui, salvezza del mio volto e mio Dio.




Gesù grida a gran voce: gli sta a cuore ciò che vuole dire, gli brucia dentro, urla la verità che gli uomini non accolgono; egli è venuto a svelare il vero volto di Dio, egli è venuto a raccontare chi è veramente Dio e la sua è una Parola veritiera perché lui e il Padre sono una cosa sola. E tu, amico lettore, sei proprio convinto di credere nel Dio che Gesù è venuto a raccontare? O, troppo spesso, la sua immagine è distorta dalle tue proiezioni, dalle tue paure, da una visione tenebrosa e frustrante di Dio? Questo è il compito della Chiesa, questa è la ragione ultima del tempo della Chiesa, nell'attesa del ritorno del Maestro: siamo chiamati a scoprire il volto di Dio a partire da Gesù e ad annunciarlo ad ogni uomo. Accogliamo largamente e generosamente la sua Parola, luce che illumina le nostre tenebre, Dio vuole la salvezza di ciascuno di noi, non è venuto per trarci in inganno, desidera fortemente la nostra felicità! Non dobbiamo più aspettare rivelazioni su Dio, Gesù ha parlato, non possiamo far finta di non sapere, non abbiamo scuse, ora sappiamo che Dio è un padre/madre che scruta l'orizzonte per correrci incontro ed abbracciarci, che esce a cercare la pecora perduta per portarla sulle spalle, che gioisce della gioia dei suoi figli. Convertiamo il nostro cuore dall'immagine di Dio che abbiamo al Dio - splendido - che Gesù è venuto ad annunciare.
                                (Paolo Curtaz)

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