PASQUA EBRAICA: CENA EBRAICA
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Perché mai è diversa questa sera da tutte le altre sere?
Bambini continuiamo a parlare della Pasqua della cena ebraica perché Gesù stesso l’ha celebrata e l’ha rinnovata per sempre donando Se Stesso come Cibo e Bevanda ossia pane e vino che sono il Corpo e Sangue di Gesù prima di morire e risorgere istituendo e anticipando così il Sacramento dell’Eucarestia così necessario per tutto il mondo che voi riceverete se Dio lo vuole il prossimo anno.
In questa festa la sera la famiglia si riunisce per la cena pasquale e Il figlio più giovane si rivolge al papà con alcune domande e chiede il significato della festa di Pasqua e quale sia il significato dei cibi particolari di questa cena pasquale e di festa.
Il padre risponde con le parole della Bibbia, il libro della parola di Dio, in particolare un libro, il libro dell’esodo dove si racconta la liberazione del popolo ebraico guidato da Mosè per opera di Dio che dice: “racconterai a tuo figlio quel giorno, quello che fece a me il Signore, quando uscii dall'egitto”. (esodo 13,8).
l figlio/a più giovane domanda al padre:
1)Perché mai è diversa questa sera da tutte le altre sere?
2)Perché tutte le altre sere mangiamo indifferentemente pane lievitato e questa sera solo pane azzimo?
3)Perché tutte le altre sere mangiamo qualunque verdura e questa sera solo erbe amare?
4)Perché questa notte mangiamo l'agnello pasquale?
Il padre risponde basandosi sulla parola di Dio la bibbia e racconta gli avvenimenti di quella sera passata ma con memoria viva ossia come se quei fatti lontani rivivessero riaccadessero durante la cena pasquale stessa:
1) Perché questa notte ricorda la notte in cui gli ebrei che vivevano in egitto furono
liberati dal signore Dio dalla schiavitù degli egiziani. In quella notte si avverarono le
si avverarono le promesse del signore fatte ad Abramo che sarebbe diventato padre di un popolo libero.
2)Perché la pasta dei nostri padri non ebbe tempo di lievitare, poiché il re dei re, il santo - benedetto egli sia - si manifestò e li liberò subito, come è detto: «fecero cuocere con la pasta che avevano portato via dall'egitto delle focacce azzime, cioè non lievitate, perché erano stati scacciati dall'egitto e non avevano potuto attendere che lievitasse e non si erano portati con se altre provviste» (esodo 12, 39).
3)Perché gli egiziani amareggiarono la vita dei nostri padri in egitto, come si è detto: «amareggiarono la loro vita con lavori pesanti costringendoli a preparare malta e mattoni e a lavorare la campagna: tutti i lavori che essi facevano furono loro imposti». (es 1,14)
4)Perché l'agnello è stato offerto a Dio in sacrificio la notte in cui Israele fu liberato dall'egitto.
Il Signore passò oltre (Pasqua) le case dei nostri padri segnate col sangue dell'agnello, come è detto: «voi direte: questo è il sacrificio pasquale per il Signore che passò oltre le case dei figli di Israele in egitto, quando sterminò gli egiziani e preservò le nostre famiglie. e il popolo si inchinò e si prostrò» (esodo 12,26- 27). Nessuno lo sapeva ma Gesù si: l'agnello pasquale simboleggiava il vero "agnello di Dio", lui stesso che stava per essere sacrificato sulla croce per liberare e salvare tutto il mondo.
Sottolinea le parole con due colori diversi a seconda che si riferiscano a Gesù o a Mosè. Poi completa le frasi.
MOSÈ – GESÙ – POPOLO –UOMO – SCHIAVITÙ –PECCATO – EGITTO – TERRA PROMESSA – VITA ETERNA –DIFFICOLTA’ –ALLEANZA –DESERTO – DIO.
Dio, attraverso . . . . . . . . . . . . . . , libera
il . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . di israele
dalla . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . d’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
e lo conduce, salvo, verso
la . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ., superando
con lui le . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . del . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , morendo in croce,
libera l’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . dal . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
offrendogli una vita nuova,
la . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ,
rinnovando con lui l’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . che salva.
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