“GUARDA, GERUSALEMME, IL TUO RE VIENE A TE. EGLI È UMILE E VIENE SEDUTO SU UN ASINO” (MT 21, 5)
Bambini con l’entrata a Gerusalemme di Gesù inizia la Settimana Santa , la settimana più importante che ci porta alla Festa di Pasqua la festa più importante dell’anno perché Gesù risorge dai morti instaura il suo Regno e vive per sempre e da cui tutta la vita prende luce e significato.
Pasqua letteralmente significa passaggio, e Gesù stesso compie questo attraversamento, passaggio, ma il suo passaggio è dalla morte alla Vita.
Con la resurrezione non muore più e vive per sempre, anche la natura che ci circonda annuncia questo evento, Gesù infatti è voluto risorgere in primavera, perché? Tutto in primavera rinasce fiorisce riprende vita e questo ci deve richiamare alla mente la vita nuova che Gesù ora vive e che ci comunica.
Il popolo ebraico aspettava il Messia (sapete già IL SIGNIFICATO che traduciamo con FIGLIO DI DIO) che avrebbe salvato tutto il popolo d’Israele e attendeva il giorno nel quale a cavallo di un asino sarebbe entrato in Gerusalemme come un re e avrebbe preso possesso del regno come già le antiche profezie annunciavano. L’evangelista Matteo, in particolare, annota che “questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta” (Vangelo di Matteo capitolo21,versetto4), poiché con quell’atto Gesù realizzava la profezia di Zaccaria predetta secoli prima:
“Esulta grandemente figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d’asina.” (Zaccaria 9,9).
Pertanto, l’entrata trionfale di Gesù è considerata come una delle più grandi affermazioni della sua messianicità (cioè del compito più difficile che doveva svolgere e che Dio Padre gli aveva affidato: salvare tutto il mondo con la sua morte e risurrezione in virtù del suo essere Dio, ossia per il fatto di essere Figlio di Dio).
Mentre Gesù e i suoi discepoli facevano il viaggio verso Gerusalemme, ordinò a due di loro di camminare avanti e trovare un asinello che gli permettesse di cavalcare. Era nel piano di Dio che l’asino sarebbe stato lì ad aspettarlo.
Gesù sceglie di cavalcare un asino invece che un cavallo che meglio si adatterebbe al Re dei re. Perché?
Gesù, sceglie di cavalcare un asino per compiere la profezia che Zaccaria aveva annunciato (quella riportata poco sopra) e soprattutto perché voleva esprimere bene la natura di questo Regno che iniziava, partendo da Gerusalemme e destinato a raggiungere tutto il mondo. Gesù entra come Re a Gerusalemme, un re non seduto su un sontuoso cavallo, ma su un asino. L’asino vuole significare la pace e l’umiltà di Gesù e del suo Regno. Per questo Gesù entra in Gerusalemme in semplicità, in pace, osannato da tanta gente.
Il cavallo invece manifestava un dominio terreno imposto con la forza con la guerra per conquistare dei regni ossia dei territori e per di più limitati nel tempo e nello spazio ad una particolare regione fisica, l’asino al contrario raffigura un regno eterno quello introdotto da Gesù destinato ad abbracciare tutti i popoli del mondo e di tutti i tempi senza più limitazioni spaziali e temporali, non con le armi della guerra (lance e archi, le armi di quel periodo) ma con le “armi” della pace ossia la stessa pace, l’umiltà e la giustizia. La vittoria poi la realizzerà con la Sua morte-Resurrezione.
Gesù ci chiede di stare con Lui, ci chiede la nostra disponibilità, la disponibilità di ognuno e di tutti, ci chiede di accoglierlo e seguirlo.
Ecco perché come discepoli di Gesù noi ogni giorno facciamo il segno della
Croce: per dire a Gesù che noi siamo e vogliamo essere suoi.
Entriamo allora nella nostra vita seduti con Gesù, sul suo asino…..………………………………………………………………………………………………..
Osserva l’asino e vedrai una croce disegnata sul suo manto, sul dorso sopra la schiena e che scende dai lati a destra e sinistra delle spalle.
(qui si vede il lato sinistro).
……….. entreremo così nella settimana santa, nella vita di Gesù e saremo capaci di lasciarci trasformare dalla sua morte, RESURREZIONE, evento del suo Amore per voi, per me per noi, per tutti.
Rispondi sul quaderno alla seguente domanda:
Tu cosa avresti preferito cavalcare un asino o un cavallo per fare il tuo ingresso trionfale come Gesù in Gerusalemme?
Commenti
Posta un commento